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Paywall e Futuro dell’Editoria

Con l’evoluzione dei media digitali negli ultimi anni il settore dell’editoria tradizionale è entrato in crisi e le società hanno dovuto cercare nuove soluzioni. Anche nell’ambito dei media digitali e dei giornali online è stato necessario un cambiamento di rotta per restare competitivi.

La soluzione che ha iniziato a diffondersi da qualche anno è quella del Paywall, ovvero un sistema di accesso a pagamento alle news online che prevede la sottoscrizione di un abbonamento per accedere ai contenuti in varie formule che includono anche l’accesso da tablet o smartphone.

Tra i maggiori media statunitensi questa strada è stata percorsa già da tempo. E’ il caso del New York Times e del Wall Street Journal, a cui di recente si sono aggiunti anche i britannici The Economist, The Telegraph e The Sun. E i media italiani? Anche da noi qualcosa sta cambiando. Quotidiani come La Repubblica hanno adottato un sistema simile, il cosiddetto Metered Paywall, che blocca la lettura dopo il ventesimo articolo consultato in un mese e a breve dovrebbe avvenire lo stesso anche per i quotidiani prestigiosi come quelli del gruppo RCS e altre testate, come Il Sole 24 Ore e La Stampa.

Invece il Fatto Quotidiano ha scelto una strada leggermente diversa, quella dei contenuti freemium, mantenendo gratuita la consultazione del giornale sul web, mentre chi si abbona può leggere anche tutti gli articoli dell’archivio cartaceo e avere diritto ad altri servizi riservati solo agli utenti premium. La strada dell’editoria sembra quindi segnata e il tempo delle news gratuite sul web sembra sfumare.